D’IF / Registro di poesia 2

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Registro di poesia 2. Premio di letteratura « i miosotìs» intitolato a Giancarlo Mazzacurati e a Vittorio Russo. 3ª edizione 2008-09 – € 15,00 – 2009, 78 p., brossura Curatore Frasca G. Editore D’If  (collana I fuoricollana) – ISBN 987-88-88413-77-8

i 17 selezionati inclusi nel Registro di Poesia n#2

ALESSANDRA CONTE (Dueville – Vicenza)  – ANNA MARIA FERRAMOSCA (Roma) – RITA R. FLORIT (Roma) – ANDREA GIGLI (Firenze) –  MARIANGELA GUATTERI (Montericco – Albinea RE) – GAIA GUBBINI (Roma) – LAURA LIBERALE (Vigodarzere – PD) – EUGENIO LUCREZI (Napoli) – SILVIA MOLESINI (Costermano – VR) – RENATA MORRESI (Macerata) – MATTEO PELLITTI (Pisa) – ALESSANDRO RAVEGGI (San Casciano – FI) – ALFREDO RIPONI (Arezzo) – FEDERICO ROMAGNOLI (Siena) – ANGELO ROSSI (Caserta) – FEDERICO SCARAMUCCIA (Chiavari) – ELISA DAVOGLIO (Roma).

8 pensieri riguardo “D’IF / Registro di poesia 2

  1. Come rischiarare questa tua aria nera, Alfredo? Come regalarle un po’ di gaiezza? Ma si sa che i poeti per antica tradizione devono godere la felicità di essere infelici.
    Liriche vibranti le vostre.
    Bravi.
    Grazia*

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  2. Rileggendo questi versi di domenica mattina, mi tocca il fatto che le vostre due scritture siano così diverse, avendo in comune la levigatezza e la cura, naturalmente, della parola. Tuttavia rimangono separate da una sottile membrana…Differenze di stile: Rita mi sembra più classica, come se volesse porre un punto (immaginario), anche se non un confine, quasi ad ogni verso o meglio ancora ad ogni svolta: tutto si raccoglie intorno ad una consapevolezza, ad un centro e/o ad un “fermo posta” (metafora postale che sapete da dove mi deriva: si suppone che sia l’inviato sia l’indirizzo cambino nel tempo).

    A bassa voce: “Prima ancora che arrivi, sempre se arriva, bisogna fabbricare il senso che arrivi almeno a me stessa…Questione del vedere, adesso e non domani, inderogabile”.

    Alfredo è Ariel a confronto: animato dall’aria anziché dall’acqua, meno preso nel gioco- il gioco serio e “insensato”, s’intende, dello scrivere – degli incastri e delle giunture…
    Rita è più atletica, se mi consentite la strana metafora: gioca il fare versi su dei volumi stabiliti, come in un celebre gioco delle parallele. Alfredo rimane più meditativo, più esposto ai venti, apparentemente più disponibile, anche se probabilmente il termine “meditativo” è da contestare…Non me ne viene uno migliore, ma su tutto questo avevo già scritto. Più sfuggente, forse, per far sentire la fuga. Io lo leggo, da qualche tempo, nel nome della mia fuga. Sbaglio?

    Ho soltanto fatto una colazione particolarmente buona? 🙂

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  3. Fabbricare un senso, dare un senso, questione propria all’animo femminile, comprovare sempre l’esistere, l’esserci, qui e ora, per questo il destinatario è presente ma mobile, sostituibile; non è un assente. La meditazione maschile è invece dettata dalla solitudine dello scrivere, è l’affidare un messaggio ad un’altra solitudine, quella degli spazi infiniti, nella notte nera. Questione di udito e non di vedere, in fuga verso un altro da sé. Eco delle proprie parole in altre parole, che si leggono ora, nel nome di un’altra fuga.
    Particolare la figura dell’atletismo verbale di Rita, non ci avevo mai pensato; e il mio essere Ariel…

    Percezione dell’altro acuita solo da una buona colazione… o dalla condivisione di quello spazio privilegiato che è la letteratura. Lo scrivere.

    A questo punto meriti una copia con due dediche… “carte postale”

    a.

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  4. > Questione di udito e non di vedere, in fuga verso un altro da sé.

    Non potevi dire meglio…come dire che mi rifletto in questo parole.

    Allora ci conto sulle dediche e sulla “carte postale”!

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  5. caro Alex ti ringrazio per l’attenzione e lo sguardo finissimo, naturalmente avrai la tua copia con doppia dedica, e con molto piacere.

    grazie a te caro Giacomo, a presto.

    Un abbraccio a entrambi

    *.*

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Scrivi una risposta a Remy71 Cancella risposta