Wolfson / Lepori

WOLFSON


(…) Il romanzo di Louis Wolfson non si limita a « raccontare » un’esperienza linguistica e traduttiva ossessiva e una fuga compulsiva dalla « seule langue nécessaire » (l’inglese secondo la definizione del padre dello Schizo, SL p. 37), ma ci sprofonda in un maelstrom conoscitivo e sintattico capace di destabilizzare in profondità la connessione identitaria tra scrittore e lingua materna. (Pierre Lepori)