io parlo ai muri | lacan

«Il desiderio tout court è sempre il desiderio dell’Altro. Ciò significa, insomma, che siamo sempre lì a chiedere all’Altro il suo desiderio».

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Quello che è proprio di Lacan e del suo discorso, è la logica stringente a cui si attiene. Parlare non per andare in nessun posto; ma parlare “ai muri” per andare nel posto giusto, là dove il linguaggio conduce. In bocca alla verità. Del linguaggio non c’è certezza, ma io, la verità, parlo. «Io vuol dire colui che sta parlando attualmente, nel momento in cui dico io». Se non c’è io, c’è un soggetto che parla. E che dice il vero. Non dalla sua bocca però, ma dal luogo dell’Altro, dove la parola s’intende come parola. S’intende come parola e si articola come desiderio; è all’Altro che chiediamo «il suo desiderio». «Il desiderio dell’uomo è il desiderio dell’Altro».

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