brand’s haide | arno schmidt

Libertà: Il 31 ottobre del 1946 uno scrittore tedesco è libero : all’ufficio di collocamento sono contenti d’essersi sbarazzati di qualcuno; l’ufficio delle imposte di Soltau ha le mani legate, perché di base non guadagna più di 600 in un anno : basta avere una buona salute e contentarsi di poco : poi si è liberi! (Tuttavia essere felici è un altro paio di maniche! – E che mascella ispida, disgustosa e bestiale.)

La pioggia vetrificava la finestra; gli alberi intorno alla chiesa perplessi scuotevano i rami, perplessi svoltavano l’angolo, perplessi si infagottavano negli scampoli di foglie : fradicia, nera, con una tenacia implacabile, la corteccia rivestiva l’intricata creatura : le querce nude sono cose terribili, non c’è bisogno di vederle nei dipinti di Friedrich. Il cielo andava riversandosi grigio dall’est, sempre più vicino.

[Arno Schmidt, Brand’s Haide, Lavieri 2007, trad. Domenico Pinto]

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